A 5 anni dalla sua prima uscita è disponibile la seconda edizione del libro “Ematologia di Mandelli”, curato dal prof. Giuseppe Avvisati ed edito dalla Piccin.

Il testo universitario vede la collaborazione di numerosi ricercatori GIMEMA che hanno contribuito all’evoluzione di un libro quasi interamente rinnovato.

Il volume si apre con una commossa prefazione del prof. Avvisati che dedica l’opera, a nome di tutti i colleghi,  alla memoria del prof. Lo Coco.

PREFAZIONE ALLA 2° EDIZIONE

Una nuova edizione di un libro è sempre motivo di orgoglio per gli autori perché significa che il libro è stato apprezzato e la prima edizione è esaurita. Questa seconda edizione esce a distanza di 5 anni dalla prima per volontà dell’editore Piccin. In questo periodo la nostra specialità ha conosciuto notevoli e numerosi progressi che hanno consentito l’entrata nella pratica clinica giornaliera di terapie considerate sperimentali nella precedente edizione. I capitoli sono stati tutti rivisti e aggiornati dagli autori e collaboratori e questo ha avuto un riflesso nel numero delle pagine di testo che sono aumentate di circa 70 rispetto alla precedente edizione. Oltre il 90% del testo ha subito delle revisioni più o meno profonde e questo si riflette anche nelle voci bibliografi che aggiornate, in alcuni casi, al 2019. Purtroppo, il Prof Franco Mandelli, nostro maestro, non ha potuto vedere la luce di questa seconda edizione. A lui va tutta la nostra riconoscenza per gli insegnamenti che ci ha dato e che nel suo spirito abbiamo cercato di trasmettere con questa seconda edizione. Credo, comunque, di interpretare la volontà di tutti gli Autori se questa seconda edizione viene dedicata al Prof. Francesco Lo Coco, cui ci ha legato un’amicizia ed una collaborazione pluriennale, scomparso pochi giorni prima dell’uscita di questa edizione. Chi era il Prof Francesco Lo Coco non c’è bisogno di spiegarlo ai Colleghi ematologi, ma alcune cose vanno dette e ricordate per i pochi che non lo conoscevano. Francesco, come tutti noi lo chiamavamo, era prima di tutto un amico sempre pronto e disponibile verso chiunque, era uomo di profonda cultura dotato di quella modestia profonda e sincera propria dei grandi. Il suo sorriso e la sua intelligenza trasmettevano immediata simpatia, entusiasmo ed energia a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui o anche solo di incontrarlo. Francesco era conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo come dimostrato dai numerosi premi e riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera. Il suo contributo per giungere ad ottenere la guarigione di oltre il 90% dei pazienti affetti da leucemia acuta promielocitica, una forma una volta definita “la vera leucemia acuta”, è stato fondamentale. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nell’Ematologia italiana.

Caro Francesco, ti dedichiamo questa edizione come segno del nostro ricordo e a tua memoria per i Colleghi e i giovani medici che leggeranno queste pagine.

Grazie Francesco, ci mancherai.

GIUSEPPE AVVISATI