Approvata all’unanimità alla Camera dei deputati una mozione unitaria che chiede al governo un impegno preciso sul tema del Piano Oncologico Nazionale e degli altri punti chiave dell’Accordo di Legislatura 2022/2027 promosso dalle associazioni del gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere.

La mozione dà ufficialmente il via ai lavori dell’intergruppo parlamentare Insieme per un impegno contro il cancro, che si è ufficialmente ricostituito anche al Senato. Un segnale importante da parte dei politici – secondo le associazioni – dal punto di vista dell’impegno per i diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici e un importante traguardo, proprio alla vigilia della data del 4 febbraio, nella quale si celebra in tutto il mondo il World Cancer Day, giornata internazionale per aumentare la consapevolezza sul cancro, promuoverne la prevenzione e sensibilizzare sull’accesso alle cure.

Negli ultimi 8 anni, a cavallo delle ultime due legislature, l’intergruppo parlamentare ha favorito il dialogo fra il parlamento e le associazioni di pazienti, guidato dalla necessità di intervenire in modo organico e fare fronte comune contro il cancro. Il nuovo Accordo di Legislatura 2022/2027 in 12 punti, siglato dalle associazioni di pazienti e da tutte le forze politiche, guiderà le attività nel lavoro con le istituzioni.

Da sinistra: Marco Vignetti, Vanessa Cattoi, Maria Emilia Bonaccorso, Annamaria Mancuso

“Noi tutti siamo davanti a una grande sfida: coniugare la sostenibilità economica con l’accessibilità all’innovazione fermo restando la necessità di porre sempre al centro l’interesse del malato – ha commentato l’onorevole Vanessa Cattoi, coordinatrice dell’intergruppo parlamentare alla Camera. Questo è il compito del legislatore e con la mozione che abbiamo votato all’unanimità abbiamo iniziato un percorso nuovo di responsabilità che tutti i parlamentari oggi si sono assunti nei confronti dei pazienti oncologici e delle loro famiglie”.

La mozione presentata dall’intergruppo chiede l’attuazione del nuovo Piano Oncologico Nazionale (PON) e la disponibilità dei fondi europei per il programma EU4 Health. Richiede poi di favorire l’adozione di un tavolo permanente presso il Ministero della Salute con le società scientifiche, le associazioni dei pazienti e i membri dell’intergruppo per identificare obiettivi, coperture economiche e risultati. Infine spinge sul fronte della prevenzione e delle reti oncologiche, della ricerca clinica e delle terapie innovative.

“Siamo convinti che l’intergruppo possa promuovere presso il governo importanti e forti azioni di promozione delle istanze più cogenti dei malati”, ha dichiarato Annamaria Mancuso, coordinatrice del gruppo di associazioni La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere.

Nel nostro Paese ci sono state 390.700 nuove diagnosi di tumore nel 2022 (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2022), erano 376.000 nel 2020. Pesano i gravi ritardi accumulati durante la pandemia da COVID-19, che ha avuto l’effetto di allungare ulteriormente le liste di attesa per esami diagnostici e di screening. Il nuovo Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 è stato approvato dalla conferenza Stato-Regioni; il documento detta gli indirizzi per la prevenzione, la cura e l’assistenza ai malati di cancro con rinnovata attenzione ai percorsi assistenziali e con il grande obiettivo della riduzione fino all’eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura. Per essere efficace e realistico necessita però di specifici finanziamenti.

Marco Vignetti, presidente della Fondazione GIMEMA – Franco Mandelli ONLUS

Presente all’evento anche il presidente della Fondazione GIMEMA, Marco Vignetti, che ha illustrato ai parlamentari il valore e l’eccellenza raggiunti dall’ematologia italiana grazie all’impegno, nel corso di oltre 40 anni, “di ematologi geniali, quali Franco Mandelli, Sante Tura, Alberto Marmont, Michele Baccarani, Francesco Lo Coco… per citarne alcuni”.

“Grazie a loro ci sono pazienti, nel mondo, che guariscono da alcuni tipi di leucemia seguendo cure messe a punto in Italia – ha spiegato Vignetti. Tutto questo è stato realizzato grazie all’abnegazione ed all’impegno di tanti ricercatori negli ospedali e nelle università italiane, nell’ambito del nostro servizio sanitario nazionale. Auspico che l’impegno dei parlamentari consenta di mantenere questa eccellenza, soprattutto abbattendo le troppe barriere burocratiche che stanno rendendo di fatto sempre più difficile curare con tempestività e con qualità i pazienti. Un esempio per tutti, la circolazione dei campioni biologici nella rete nazionale che consente diagnosi molecolari precoci”.