È mancata stamani la prof.ssa Silvana Bedini, la prima storica segretaria e soprattutto assistente personale del prof. Mandelli.
Chi ha avuto l’occasione, e la fortuna, di conoscerla sa quanto sia stato rilevante il suo silenzioso impegno accanto al Prof. Mandelli.

Silvana era la professoressa di inglese del prof. Mandelli.

Negli anni in cui l’ematologia italiana si affacciava sullo scenario internazionale, con i nostri ematologi chiamati a presentare i propri risultati nei più prestigiosi Congressi del mondo, il nostro prof. Mandelli, che a scuola aveva studiato francese, era un po’ in difficoltà. Ma con la sua testa dura di bergamasco affrontò alla radice il problema: iniziò a prendere lezioni di inglese.

Silvana divenne una buona amica di Bianca, la prima moglie di Franco Mandelli, e quasi una “parente”. Era sola, viveva con i suoi genitori, in seguito rimase con il suo papà mancato anzianissimo, ultracentenario. Spesso, la domenica era con il prof. Mandelli e la moglie a pranzo al Mandarin, il ristorante cinese che rappresentava una delle rarissime concessioni che Mandelli faceva alla vita “privata”.

La sua conoscenza delle lingue – inglese, tedesco, francese, parlate perfettamente – la sua intelligenza, la sua eleganza e la classe di Signora di “altri tempi”, la resero rapidamente indispensabile al Prof. Mandelli che stava costruendo quelle relazioni, nazionali e internazionali, che avrebbero portato negli anni ‘80 l’Ematologia romana della Sapienza a diventare uno dei centri di eccellenza nel mondo, spesso modello anche per alcune soluzioni innovative dal punto di vista organizzativo.

Silvana rispondeva sempre al telefono.  Anche se stava parlando con il prof., rispondeva perché poteva essere una cosa importante.

E sapeva filtrare e guidare le relazioni del suo Direttore con grande sensibilità ed abilità.

Ha partecipato, come protagonista, al piccolo team che realizzò i primi Congressi internazionali sulle leucemie acute – tutto “fatto in casa”… – ed ha gestito, all’inizio, anche alcune delle attività che poi hanno portato alla nascita del GIMEMA.

Ha permesso al Prof. Mandelli di mantenere tutte le relazioni necessarie a far diventare l’AIL nazionale la brillante stella di riferimento per i pazienti e per i donatori italiani che vogliono contribuire a sconfiggere la leucemia.

Tutto questo silenziosamente, con modestia, senza mai voler apparire, anzi felice di una posizione di secondo piano, accanto al suo prof.

Ha smesso di venire da noi quando ha smesso il Prof. Ci prometteva spesso una cena a casa sua.

È stata un simbolo della nascita dell’ematologia italiana, di un modo di offrirsi agli altri per il piacere di farlo, come per ringraziare la vita per tutte le cose belle che le aveva concesso e per le quali si sentiva in dovere di impegnarsi per restituire qualcosa ai tanti meno fortunati.

Ti abbracciamo forte, Silvana.

Marco Vignetti

 

I funerali si terranno domani, 6 luglio 2020, alle 11:30 a San Frumenzio, Prati Fiscali.
Parrocchia S. Frumenzio:
Via Cavriglia 8, 00139 Roma  Google Maps