Una problematica comune a molti tipi di cancro è che le cellule tumorali possono diventare resistenti al trattamento. Una delle cause di questa resistenza è dovuta ad  un meccanismo che, riconosciuto l’ingresso del farmaco, attiva una serie di pompe che lo espellono fuori dalla cellula, in modo simile a quello che si farebbe nello svuotare un locale allagato. Per aggirare questa difesa i ricercatori hanno quindi pensato di utilizzare un “cavallo di troia” in grado di veicolare il farmaco nelle profondità della cellula resistente. E il trucco effettivamente funziona.

In un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Small, il gruppo di lavoro della Ohio State University coordinato da Carlos Castro, mostra i risultati degli esperimenti compiuti su cellule modello di Leucemia Mieloide Acuta, resistenti agli effetti della Daunorubicina. Con l’utilizzo di vettori assemblati con la tecnica del DNA origami, queste cellule hanno perso la resistenza e sono morte nel giro di poche ore.

Cellula leucemica contentente i vettori con Il farmaco (fluorescenti)

Cellula leucemica contentente i vettori con il farmaco (fluorescenti)

 

DNA origami? Sì, questo è il nome che viene dato ad una procedura che sfrutta le qualità polimeriche del DNA. In pratica, frammenti di DNA vengono assemblati per costruire strutture in grado di svolgere funzioni di vettore. Ovviamente le capsule così costruite non portano alcuna informazione genetica codificabile, si sfrutta il materiale genetico solo per le sue qualità meccaniche. In questo caso specifico i ricercatori hanno inserito molecole di un chemioterapico, la Daunorubicina, all’interno di queste strutture. Quando le cellule incontrano queste capsule, che sono un centinaio di volte più piccole della cellula stessa, le ingeriscono e, come se fossero del cibo, le digeriscono, liberando così il farmaco in una condizione in cui non può più essere espulso con il meccanismo di difesa delle pompe.

 

Le ricerche, come accennato, sono ancora in una fase preliminare e saranno necessari diversi anni prima che, eventualmente, possano essere utilizzate sull’uomo, ma le armi contro la malattia si evolvono.

 

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E per la gioia degli appassionati, trovate qui una pagina con le istruzioni per costruire un origami del DNA… di carta.