I pazienti italiani affetti da neoplasie mieloproliferative croniche Ph negative (MPN Ph-) presentano un notevole peggioramento della qualità di vita rispetto alla popolazione generale. In particolare, la mielofibrosi è la malattia più impattante sulla vita delle persone. I risultati di uno studio GIMEMA presentati all’ASH 2022 (10-13 dicembre 2022), il congresso di ematologia più importante a livello mondiale.

Le neoplasie mieloproliferative Philadelphia negative comprendono malattie come la policitemia vera (PV), la trombocitemia essenziale (TE) e la mielofibrosi (MI). Per i pazienti con una di queste diagnosi, una buona qualità di vita può essere compromessa sia dalle terapie necessarie per trattare le neoplasie sia dai sintomi della stessa malattia.

L’analisi GIMEMA ha utilizzato i dati provenienti dallo studio osservazionale multicentrico di coorte attualmente in corso, PROPHECY, prendendo in esame un gruppo di 325 pazienti adulti con nuova diagnosi di MPN provenienti da 26 centri ematologici italiani.

I ricercatori hanno confrontato il profilo della qualità di vita dei pazienti italiani affetti da MPN con i rispettivi coetanei nella popolazione generale.

I pazienti hanno compilato un questionario con il quale hanno valutato il proprio stato di benessere (fisico, di ruolo, psicologico, cognitivo e sociale) e una serie di sintomi (affaticamento, nausea/vomito, dolore, dispnea, disturbi del sonno, perdita di appetito, costipazione, diarrea e impatto economico). Inoltre, i pazienti hanno anche valutato il proprio stato di salute globale percepito.

Nel complesso, il gruppo di pazienti con MPN ha riportato punteggi peggiori rispetto alla popolazione generale in 9 dei 14 parametri valutati per questa analisi. I pazienti con mielofibrosi, in particolare, sembrano subire gli impatti della malattia in maniera più pesante, con conseguenze in molti aspetti legati alla vita sociale e al benessere fisico, anche con una gravità maggiore rispetto a quanto osservato per i pazienti con policitemia vera e trombocitemia essenziale, che registrano problemi rilevanti in particolare per i disturbi del sonno.

Questi risultati preliminari suggeriscono che i pazienti italiani con MPN, nel complesso, presentano un profilo di qualità di vita problematico, soprattutto se paragonato a quello della popolazione generale. Sarà molto importante svolgere ulteriori analisi in futuro per confermare i risultati ottenuti da questa ricerca e per identificare i fattori che possono determinare il peggioramento della qualità di vita in questi pazienti.