L’agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha recentemente autorizzato nuove indicazioni terapeutiche per l’anticorpo monoclonale bispecifico Blinatumomab, commercializzato come Blicynto. La delibera è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre 2020.

Con questa valutazione dell’AIFA si completa un lungo percorso di ricerca che ha visto il GIMEMA in prima fila nell’utilizzo sperimentale di questo anticorpo in stretta associazione con l’eccezionale evoluzione della nostra attuale capacità diagnostica: la valutazione della malattia minima residua (MMR).

La valutazione della MMR consente di identificare la presenza di malattia anche quando questa non è ancora evidente dal punto di vista clinico. Questo avviene grazie alla sensibilità dei sistemi diagnostici molecolari che consentono di individuare una singola cellula malata su 10000 laddove prima, attraverso l’analisi dei campioni al microscopio, questa sensibilità era pari ad una su 20. Questo significa che quando si rilevano cellule cancerose oltre una determinata soglia (lo 0,1%) si può trattare la malattia in modo immediato e tempestivo, molto prima che questa riprenda il sopravvento e si manifesti con i suoi segni clinici.

“Va ricordato che blinatumomab è stato incorporato per la prima volta nei protocolli multicentrici italiani GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) per il trattamento di prima linea delle Leucemia Linfoblastica Acuta dell’adulto della linea B Ph- e Ph+”

dichiara Robin Foà, ex direttore della Divisione di Ematologia, Sapienza Università di Roma e membro del gruppo di lavoro del GIMEMA dedicato alle Leucemie Acute.

Il GIMEMA è infatti un precursore nell’utilizzo di questo farmaco in Italia avendo promosso un primo studio clinico già nel 2016 (LAL 2116) ed un secondo nel 2017 (LAL 2317).

Le nuove indicazioni di AIFA permettono l’utilizzo di questo farmaco in bambini e adulti con Leucemia Linfoblastica Acuta, da precursori delle cellule B e positiva per CD19, aumentando così le possibilità terapeutiche anche nei casi di malattia recidivante o refrattaria.