CatturaNella giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue celebriamo un simbolo della donazione: James Harrison.

In Australia fino agli anni ’60 morivano migliaia di bambini, le mamme abortivano o i bambini nascevano con gravissimi danni cerebrali. I medici non avevano idea del perché questo accadesse. Con il tempo si capì che la causa era legata al fattore Rh (qui ne parliamo nelle nostre Pillole di Ematologia). L’eritroblastosi fetale, detta anche malattia emolitica Anti-D, si presenta quando la madre presenta un fattore Rh- mentre il feto il fattore Rh+ (ereditato dal padre). Nel momento in cui il sistema immunitario del genitore viene a contatto con i globuli rossi fetali, si innesca una risposta per distruggere le cellule considerate estranee: quelle del bambino.

Ma la storia cambia nel momento in cui nel sangue di Harrison venne identificato un raro anticorpo.

James Harrison, con oltre 1000 donazioni ed il “suo” anticorpo Anti-D, ha già salvato più di 2 milioni di bambini, guadagnandosi il soprannome di “Uomo dal braccio d’oro”. Un uomo che, nonostante tutto, ammette di non aver mai superato la paura dell’ago e non sopporta la vista del sangue.

Un vero eroe. Un donatore.

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