Durante l’8° Simposio Internazionale sulla Leucemia Acuta Promielocitica (APL), che si terrà a Roma mercoledì 10 e giovedì 11 aprile 2024, ematologi italiani e internazionali insieme ai rappresentati delle più importanti società scientifiche si riuniranno per discutere le ultime frontiere da superare nel trattamento dei pazienti affetti da questo tumore del sangue.

Nei due giorni di programma dedicati all’APL verranno presentati fra gli altri, i risultati degli studi internazionali per le forme di APL ad alto rischio e le APL pediatriche, le problematiche del trattamento nella real-life e il ruolo del trapianto allogenico, oltre ai progressi scientifici nello studio della biologia della malattia” – spiega Maria Teresa Voso, professoressa di Ematologia al Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata e tra coordinatrice scientifica dell’evento. Fra le sfide ancora aperte, grazie alla presenza di scienziati provenienti da tutto il mondo, verranno discusse anche le nuove terapie con l’arsenico in compresse, i cui risultati, una volta validati, potranno consentire l’utilizzo di una terapia totalmente per via orale, importante soprattutto per i cicli di consolidamento, ormai svolti per via ambulatoriale”.

 

Al seguente link è possibile scaricare il PDF con gli abstract che verranno presentati al convegno

 

L’incontro sarà anche l’occasione per onorare la memoria del professor Francesco Lo Coco, prematuramente scomparso, coinvolto fin dai primi anni ‘90 nello studio dell’APL e autore di studi fondamentali in materia.

Proprio Lo Coco ha voluto per la prima volta in Italia il Simposio sulla leucemia acuta promielocitica, con un titolo che riportava un interrogativo ancora aperto riguardo alla malattia: APL, a curable disease? – racconta il presidente della Fondazione GIMEMA, Marco Vignetti – Oggi quel punto interrogativo non c’è più, e in tutto il mondo si applicano i protocolli diagnostici e terapeutici del gruppo GIMEMA che Francesco ha coordinato e che consente, appunto, di guarire quasi tutti i pazienti con LAP. Un percorso di eccellenza italiana, che nel prossimo congresso sulla APL, il primo dopo la pandemia, illustrerà lo stato dell’arte sulla terapia della APL come a curable disease, una malattia guaribile”.